XVIII Biennale di Penne

Our generations

Nadart (Network delle Arti Adriatiche) è lieta di presentare
la
 XVIII Biennale d’arte di Penne
sabato 17 ottobre si inaugura
Our generations. Le nostre generazioni
 - La pittura emergente in Italia

a cura di Martina Lolli e Antonio Zimarino
Chiesa S.Giovanni Battista, Penne (Pescara)

Promossa dai comuni di Penne e Nocciano in collaborazione con la Fondazione Penne Musei e Archivi, il MAMEC, l’Istituzione Castello e Museo delle Arti di Nocciano, con i contributi di Fondazione Pescarabruzzo, della BCC – Banca di Credito Cooperativo e della SIG 10 – Società Intercomunale Gas, NADART presenta la XVIII Biennale d’arte di Penne e Nocciano a cura di Antonio Zimarino e Martina Lolli. 


La rassegna mette in campo tre mostre d’arte contemporanea in tre sedi espositive: il MaMec e la Chiesa di S. Giovanni Evangelista di Penne e il Castello e Museo delle Arti di Nocciano. 
Penne apre le porte il 17 ottobre alle ore 16:30 nella Sala Consiliare del Comune di Penne con i saluti del Sindaco, della Direttrice del MAMEC la Dr.ssa Laura Cutilli, dei curatori Antonio Zimarino e Martina Lolli. A seguire il Vernissage della mostra Our Generations – Le nostre generazioni. La pittura emergente in Italia, allestita nei suggestivi spazi dell'ex Chiesa di S.Giovanni Evangelista.

Questi i nomi degli artisti in rassegna: Dario AgatiDario Agrimi, Elisa BertagliaGiovanni BlancoLucilla Candeloro, Anna Capolupo, Linda Carrara, Pierluca Cetera, Luca De Angelis, Lorenzo Di Lucido, Debora Fella, Enej Gala, Ovidiu Leuce, Pierpaolo Miccolis, Lorenzo Modica, Giorgio PignottiAlessia Xausa.

La mostra vuole presentare e riflettere su una serie di direzioni di ricerca espresse dalla nuova generazione di pittori in Italia. Gli artisti sono stati scelti poiché rappresentano una serie di modalità operative presenti sul territorio italiano: l’obiettivo è quello di far emergere da questa scansione esemplare delle direzioni di ricerca, degli interessi, delle sensibilità comuni della ricerca pittorica delle nuove generazioni, cercando di mettere a fuoco le ragioni e l’importanza oggi di un ritorno al dipingere e all’immagine bidimensionale.

Le altre due esposizioni che fanno capo al circuito Nadart entrambe a cura di Martina Lolli e Antonio Zimarino sono:

Dall’Idea all’Azione (1). Il disegno come progetto – opera 

che inaugura il 25 ottobre alle ore 17 presso le sale espositive del Museo delle Arti, Nocciano (PE) con gli artisti: Dario Agati, Elisa Bertaglia, Giovanni Blanco, Lucilla Candeloro, Anna Capolupo, Linda Carrara, Pierluca Cetera, Fausto Cheng , Lea Contestabile, Mario Costantini, Luca De Angelis, Lorenzo Di Lucido, Debora Fella, Enej Gala, Ovidiu Leuce, Pierpaolo Miccolis, Lorenzo Modica, Albano Paolinelli, Giorgio Pignotti, Alessia Xausa.
Aperta fino al 15 novembre 2015 la mostra prodotta dal Comitato scientifico dei Musei di Penne è ospitata nelle splendide sale del Castello di Nocciano. Il Castello è da anni sede di un museo che raccoglie opere di artisti di origine abruzzese che operano in Italia e all’estero. E’ sembrato naturale per gli organizzatori della XVIII Biennale di Penne accordarsi con una realtà artistica operante già da tempo sul territorio per iniziare un discorso di apertura e collaborazione in grado di portare di nuovo attenzione sulla ricerca artistica. 
Il disegno resta costantemente come primo elemento di concretizzazione di una idea espressiva: è il punto in cui si comincia a verificare la fattibilità, lo sviluppo di idee ed espressioni complesse; tuttavia esso stesso, mostrando l’evoluzione dell’idea, sperimentando, aprendo delle possibilità, diventa molto spesso “opera”, nella quale si coglie il processo dinamico o addirittura, si arriva ad una sua propria compiutezza.


Dall’Idea all’Azione (2). Il video come evoluzione dinamica del segno

che inaugura il 17 ottobre 2015 al Museo di Arte Moderna e Contemporanea (MaMec) di Penne con gli artisti: Barbara Agreste, Linda Carrara, Di Bernardo Rietti Toppeta, Nunzio Di Fabio, Ryan Spring Dooley, Piotr Hanzelewicz, Camilla Palazzese, Michela Tobiolo.

Il disegno diventa spesso l’origine di opere e progetti più complessi sviluppati con altri “media” artistici: se una scultura o una pittura diventano una sorta di sbocco naturale, nella videoarte, il disegno diventa una scelta espressiva particolare perché vengono messe insieme due “universi significativi” quello manuale, fisico, analogico della mano che traccia un segno, con quello virtuale, logico e tecnologico della creazione e del montaggio delle immagini in movimento.